Lumos Maxima
“L’arazzo sembrava immensamente antico; era sbiadito e pareva rosicchiato qua e là dai Doxy. Tuttavia, il filo d’oro con cui era ricamato scintillava ancora abbastanza da mostrare un esteso albero genealogico che risaliva (per quanto ne capiva Harry) al Medioevo. Grosse lettere in cima all’arazzo recitavano: La Nobile e Antichissima Casata dei Black ’Toujours pur’.
[…]
Sirius puntò un dito alla base dell’albero, sul nome “Regulus Black”. Una data di morte (che risaliva a una quindicina di anni prima) seguiva quella di nascita.
[…]
«Tu e Tonks siete parenti?» chiese Harry, sorpreso.
«Oh, sì, sua madre Andromeda era la mia cugina preferita» rispose Sirius, esaminando l’arazzo con attenzione. «No, non c’è nemmeno lei, guarda…»
Indicò un’altra piccola bruciatura rotonda tra due nomi, Bellatrix e Narcissa.”
(Da Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Salani editore, cap. 6, pag. 115 – 117)
Cosa collega il fantastico mondo di Harry Potter e una rubrica di divulgazione scientifica?
No, non avete sbagliato blog, un po’ di pazienza e vi spiegheremo!
Nel precedente articolo abbiamo parlato di come in Astronomia vengano classificate le stelle in base alla loro luminosità; oggi vi parleremo della stella più brillante del nostro cielo e della sua costellazione.
Il suo nome significa “stella luminosa, splendente”, dal greco Seirios, latinizzato Sirius: è Sirio la stella alpha della costellazione del Cane Maggiore ed è lei a dominare con la sua luce.
Sirio dista circa 26 pc (parsec) dalla Terra, ricordiamo che un parsec corrisponde a 30 mila miliardi di chilometri. La sua magnitudine apparente è -1.46, questo valore dipende sia dall’alta luminosità intrinseca sia dal fatto che è una delle stelle più vicine al nostro pianeta. E’ visibile da tutte le regioni della Terra e nel nostro emisfero (boreale) fa parte del Triangolo Invernale insieme a Procione ( nel Cane Minore) e a Betelgeuse (nella costellazione di Orione).

Fin dall’antichità Sirio ha attirato su di se gli sguardi di tutti; infatti dall’Egitto alla Grecia è stata utilizzata per la creazione di calendari agricoli e stagionali.
Gli antichi egizi la chiamavano Sopdet ed era particolarmente importante nel periodo dell’anno in cui sorgeva poco prima che si alzasse il Sole – questo fenomeno si chiama levata eliaca – perché preannunciava le imminenti piene del Nilo che avrebbero reso fecondo il suolo garantendo raccolti abbondanti.
I greci invece credevano che la comparsa di Sirio portasse con se il caldo del periodo estivo, pensavano infatti che il seccarsi delle piante fosse dovuto all’emanazione di calore da parte della stella.
Anche noi oggi utilizziamo la parola canicola per descrivere quel momento della giornata in cui fa più caldo ed è più afoso: canicola da cane, nome della costellazione di cui fa parte Sirio.
Il cane di cui parliamo, che poi è quello che da il nome alla costellazione del Cane Maggiore, è Lelapo, rappresentato nell’atto di rincorrere una lepre, ritto sulle due zampe posteriori, durante un’impresa di caccia del suo padrone Orione, la cui costellazione infatti lo precede nel cielo. Il mito narra che Lelapo fosse il cane da caccia più veloce mai esistito, e tra i suoi proprietari spiccano, oltre a Orione, anche Zeus, Artemide ed Europa.
È interessante studiare la costellazione del Cane Maggiore perché occupa una porzione della volta celeste molto vicina alla Via Lattea e ricca di quegli oggetti che si definiscono del profondo cielo.
Gli oggetti del profondo cielo sono tutti quei corpi celesti che non fanno parte del sistema solare e che non sono stelle e solo una minoranza di essi può essere vista ad occhio nudo.
Tra gli interessanti oggetti del profondo cielo contenuti nella costellazione del Cane Maggiore, noi accenneremo solo alle galassie NGC 2207 e IC 2163.
Non spaventatevi per i nomi! Sono state denominate così in base al catalogo astronomico utilizzato: NGC = New General Catalogue e IC = Index Catalogue.
La loro particolarità è che sono galassie interagenti tra loro, ossia sistemi che si stanno fondendo per diventare un’unica e grande galassia. Questo processo richiede però molto tempo e secondo gli esperti la collisione tra le due è ancora alle prime fasi. Quindi, per il momento, possono essere considerate delle galassie distinte e separate.

Allora ci siete arrivati? Cosa lega il mondo di Harry Potter e le costellazioni (e non solo) di cui abbiamo parlato oggi? Cosa hanno in comune Sirius Black e il cane maggiore?
Sirio (Sirius) non è forse la stella alpha del Cane Maggiore? E un cane non è proprio l’animale in cui si trasforma l’animagus Sirius Black?
Bellatrix, che è definita “la stella guerriera” della costellazione di Orione, non è forse la più valida combattente al fianco di Voldemort?
E ancora Regulus, Andromeda, Orione, Cassiopea, Luna: sono tutti personaggi della famosa saga della Rowling e sono anche e soprattutto stelle, costellazioni e corpi celesti!
Un’altra prova di come la scienza, e in questo caso l’astronomia, occupino la nostra vita quotidiana nel linguaggio comune, nella letteratura e nella fantasia.
D’Arcangeli Elisabetta e Urbani Angela

Le solitudini urbane di Battisti e Panella

Il mainstream fridakhaliano
Potrebbe anche piacerti

Stella Polare e Orsa Minore
17 Maggio 2017
Il diritto di chiamarsi Smart City
28 Luglio 2021