Percorsi

Rubrica “Percorsi” – A cura di Giuseppe Candita

Ok, questa rubrica si chiamerà Percorsi.

Sarà un viaggio in cui proveremo a non avere punti partenza e di arrivo specifici, godendoci appunto il percorso che c’è di mezzo.

Viaggi improvvisati che una volta ci porteranno al Red Lights District di Amsterdam e quella dopo agli Uffizi di Firenze e come tutti i viaggi improvvisati che si rispettino non sapremo quando sarà il momento di partire, faremo una valigia di fretta e ce lo godremo (si spera che ogni viaggio sia low cost).

Gli argomenti? Quanta è grande la differenza tra gli Uffizi e il Red Lights District?Qualcuno potrebbe dire che si parla in ambedue i casi di arte, impegno verso una causa e (purtroppo) un modo per far soldi: sì, gli argomenti saranno tra i più svariati appunto con un probabile filo conduttore tra essi.

Ma perché questa cosa sgangherata?Mi piaceva scrivere ed ero sempre confinato dalla traccia del tema o sul ritratto di una persona (scrivere ritratti, sì), poi ho smesso su entrambi i fronti, l’università che frequento non prevede l’uso della scrittura e della creatività in generale e quindi ne è venuto fuori qualcosa di scritto ed il più creativo possibile (spero). Ne saprò meno di tutti su molti argomenti: il primo obiettivo allora non è informare, ma intrattenere e provare a coinvolgere.

 

Premessa: l’intenzione della rubrica è un viaggio senza meta definita, pertanto eventuali “cadute” di stile sono volute, seguendo quella famosa storia di “Forma e contenuto”, perché l’intenzione della rubrica è affrontare un viaggio piacevole e leggero. Per far fede all’ideale di leggerezza in questo viaggio nell’ideologico e nel contemporaneo sarà lasciato poco spazio alle prove scientifiche, volendo intenzionalmente stimolare il dialogo con gli eventuali lettori.

Bianche parole di Giuseppe Candita

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Per la lettura si consiglia l’ascolto di Mistaman, Parole.

Quando sono iniziate le interazioni sociali? Quanti anni fa? Credo tanti tanti tanti. Dapprima si è sviluppato il linguaggio, esso ci accomuna con gli animali, ma poi l’uomo ha sviluppato la parola e dagli altri animali si è distinto. La parola è esclusiva umana perché dall’uomo è stata ideata, quindi per essere precisi la discriminante uomo – animale non è la parola, bensì i sentimenti. Io non ho un animale domestico, ma studi di psicologia sperimentale (scientifica) affermano che gli animali non provano sentimenti (basta pensare agli ormoni ossitocina ed ADH che nell’uomo esprimono l’affetto e poi l’innamoramento, mentre negli animali sono coinvolti nel mero accoppiamento e poi al massimo nelle cure parentali).

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Sui generi ̶s̶  di Giuseppe Candita

Giuseppe Cosa si intende per genere? Come riporta il vocabolario Treccani è un termine che comprende più specie o rappresenta loro tratti comuni. In linguistica italiana distinguiamo genere maschile e femminile nell’analisi grammaticale, mentre in altre lingue – vedi il latino – ne troviamo un terzo: genere neutro. Nelle scienze sociali il genere è inteso come termine che si riferisce alla gamma di caratteristiche inerenti ai concetti di mascolinità e femminilità però variabili a seconda del contesto storico-sociale.

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Svegliam o sì di Giuseppe Candita

cane-di-pavlov-e-misofoniaLa Scienza di qualunque tipo da sempre ha bisogno di sperimentare; il modus operandi di ogni scienza impone la formulazione di un’ipotesi (che con solo formulazioni teoriche valide può diventare teoria), attuazione di prove e controprove su questa e se e solo se le prove sperimentali la confermano, l’ipotesi può finalmente uscire dallo stato di crisalide e diventare legge. Usare come sinonimi ipotesi e teoria è sbagliato (potrei ipotizzare che il giallo sia rosa, ma non teorizzarlo), mentre un peccato veniale è accomunare legge e teoria, che soprattutto in matematica sono considerate quasi allo stesso livello.

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