Attualità

Stella Polare e Orsa Minore

Mare aperto, 18 Settembre 1492. Undici di sera.

Rotta: le Indie.

Da un giorno siamo in balìa di un fenomeno sconosciuto e inquietante: lo strumento su cui siamo soliti fare più affidamento sembra avere dei problemi. Assurdo! Continuo a controllare la bussola e il cielo con stupore. La bussola ha perso il Nord.

Gli uomini sono nel panico, cominciano a mormorare contro di me: “il comandante ci ha trascinati in un viaggio senza meta!”.

Quante storie quando basta alzare gli occhi al cielo, cercare un poco ed eccola lì, l’ancora di ogni marinaio.

La Stella Polare ci guiderà.

 

Vi abbiamo detto che vi avremmo fatto conoscere le stelle: quale incipit migliore che iniziare dalla stella più famosa del nostro cielo?

Per Colombo e per altri marinai della Storia la stella Polare è stata a lungo l’unica guida per solcare i mari, così da mantenere la rotta prefissata e ritrovare la strada di casa.

Oggi naturalmente per orientarsi non è più necessario guardare il cielo (la tecnologia supplisce molto bene a tal riguardo)ciò nonostante ci è sembrato potesse essere interessante conoscere qualcosa in più su questa stella.

La stella Polare si trova nell’emisfero settentrionale/boreale del nostro pianeta e la sua posizione nel cielo segna il nord geografico.

E’ bene specificare che il Nord geografico è diverso dal Nord magnetico. Tuttavia entro un limite di errore accettabile li possiamo considerare praticamente coincidenti, anche se talvolta possono verificarsi fenomeni di declinazione magnetica, che avviene proprio quando l’ago della bussola – che indica il Nord magnetico –  non segna più il Nord geografico.

Data la sua posizione nel cielo settentrionale, a sud dell’equatore la stella Polare non è più visibile ed è sostituita dalle stelle della Croce del Sud che permettono di individuare il Sud geografico.

La “Polaris” è la stella alpha della costellazione del Piccolo Carro, anche chiamato Orsa Minore.

Che cos’è una costellazione?
Per costellazione si intende un insieme di stelle unite idealmente dall’uomo nel momento in cui vi ha riconosciuto una figura familiare. Le figure da cui prendono il nome le costellazioni sono spesso intuitive, mentre a volte è necessaria un po’ di fantasia.

Le costellazioni ufficiali nel cielo sono in tutto 88, sebbene ogni cultura tenda ad averne di proprie.

Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, le stelle in una costellazione non sono necessariamente vicine tra loro nel cosmo e possono essere separate da immense distanze.

All’interno di una costellazione le stelle sono denominate con lettere dell’alfabeto greco in base alla loro luminosità. Ad esempio la stella alpha è la più luminosa, la beta un po’ meno e così via.

La stella Polare quindi è la più luminosa della sua costellazione, ma non è la più luminosa nel cielo, anzi, è difficile da individuare al primo colpo.

Per farlo basta seguire pochi semplici passi:

  1. individuare nel cielo il Grande Carro, una costellazione facilmente riconoscibile per la luminosità delle stelle e la forma caratteristica da cui ha preso il nome: 4 stelle formano un trapezoide (il carro) e altre 3 formano il manico del carro;
  2. concentrarsi sul lato del carro opposto al manico;
  3. prendere la misura di questo lato con le dita e prolungarlo di cinque volte;
  4. la stella polare si trova all’incirca in quella zona ed è l’ultima stella del manico del Piccolo Carro.

Stella polare

Nel prossimo articolo parleremo di come, fin dall’antichità, alle figure nel cielo siano state associate storie e miti di uomini e di dèi.

 

 

Angela Urbani, Elisabetta D’Arcangeli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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