Oltre il giorno dopo
Mentre scrivo sono in un regionale veloce che mi porta da Taranto a Bari. Poi da lì una freccia sarà scoccata dall’arco della modernità in direzione Bologna.
È chiaro fin da qui la metafora: la velocità di chi avanza – sempre e comunque – senza realizzare di perdere pezzi di sé.
È il giorno dopo le elezioni e molti sono indignati, delusi e alcuni preoccupati: qualcuno è così straziato da non capire questo risultato. Sarò sincero: io odio chi non vuole capire. Se il mondo esiste e sulla terra gli uomini possono pensare e quindi scegliere, allora ogni azione, ogni realtà fattuale nascerà da un ragionamento, seppur flebile, su come trasformare l’idea in cemento.
Perciò dovremmo dire: “provo a capire perché” invece che “non capisco come”. Riguardo la nostra condizione di povero (di idee) Paese in balia dell’apparente ingovernabilità e preoccupato dal giudizio dei mercati finanziari, occorre lucidità. Non è inutile ricordare che un partito riceve voti non dal Cielo, ma dalla Terra. Nel nostro caso particolare (democrazia rappresentativa) poi, i cittadini eleggono i loro rappresentanti (che lavorano per l’interesse nazionale, non di una parte) ponendo un segno sulla scheda.
Per ricondurci al perché potremmo immaginare che il corpo (passioni, odi, bollette e supermercati) di queste persone sia l’Essere e l’anima (ansia del futuro, sogni, progetti e tassi di interesse sul prestito) il Dover essere.
Quella che, secondo me, dovremmo coltivare è la riflessione (tempo, logica e dialettica) sulla comunità che vorremmo abitare – dal latino re-flectere, volgendo indietro la mente per comprendere).
In conclusione quello che manca a un cittadino non è il futuro, tant’è che domani scriveremo un’altra riga delle nostre storie, ma l’Idea di un futuro: la nostra proiezione nella vita più prossima, il Dover essere.
È urgente, quindi, costruire una Filosofia: pensare e utilizzare dei mezzi (di cui oggi disponiamo in abbondanza) per ottenere un fine.
È altrettanto necessaria la Politica: concepire una progettualità per il futuro di una comunità.
Ho maturato questa breve considerazione sulle elezioni politiche attraverso il dialogo e anche il conflitto che nasce quando opinioni divergenti di professori, operai, imprenditori, studenti, dipendenti si incontrano.